Palio di Asti

Torretta avanti, San Paolo gira il cavallo, attenti ragazzi, fate spazio a SanMarzanotto si deve avvicinare anche lui .... eccoli partiti" con questi richiami di Renato Bircolotti, il mossiere, un altro Palio è partito. Ad Asti si svolge non solo la più antica corsa di cavalli montati a pelo disputata in Italia, ma si vive una settimana irreale catapultati in un luogo a metà tra le atmosfere medievali e la modernità della città capitale del vino bianco italiano. Le 21 contrade e rioni si sono dati battaglia non solo con i fantini ed i cavalli all’interno del canapo di Piazza Alfieri ma anche nelle sfilate in costume storico, negli scherzi e nei banchetti. Non è un caso infatti che la settimana del Palio parta con la Sagra delle Proloco e venga scandita dagli appuntamenti della Douja d’Or, l’importante rassegna-concorso enologico astigiano. Tutta la città volente o nolente ne è coinvolta, nessuno rimane indifferente, il Palio o si ama alla follia o lo si detesta. Più di 1200 figuranti infatti partecipano alla sfilata storica che si snoda per il centro storico per finire all’interno del percorso del Palio nella centralissima Piazza Alfieri. Ma come detto prima all’entusiasmo dei Borghigiani si contrappone la parte della popolazione che vede nel periodo del palio solo il caos dovuto al massiccio afflusso dei turisti e dalle inevitabili modifiche alla viabilità. Inoltre anche le associazioni animaliste come la LAV ed altre sono insorte a seguito dei numerosi incidenti occorsi ai cavalli lanciati a folle velocità su di un percorso cittadino inadatto alle loro caratteristiche. Gli incidenti sono all’ordine del giorno, le cadute dei fantini ed i cavalli scossi sono così frequenti che il Palio per primo in Italia si è dotato di un efficiente pronto soccorso veterinario in grado di intervenire in tempi rapidissimi in pista. Ma questo non è riuscito ad evitare incidenti come la morte del cavallo Mamuthones nell’edizione del 2013 oppure l'incidente occorso a Doctor Cini, cavalcato da Dino Pes che si è ferito durante la corsa di quest'anno. I veterinari lo hanno soppresso la sera stessa in una clinica a Torino tra le polemiche in quanto la notizia è stata tenuta nascosta e rivelato solo dopo l'insistenza delle richieste di informazioni dei volontari LAV. Non è la prima volta che si cerchi di minimizzare o di nascondere gli infortuni dei cavalli, e soprattutto la loro soppressione fuori dalla pista, al riparo da occhi indiscreti. Doctor Cini è il quattordicesimo cavallo che muore al Palio d’Asti.

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